Prova a immaginare se Ebenezer Scrooge fosse stato un commerciante! Eh, che scene epiche! Alla domanda “chi sarebbe questo Ebenezer, la risposta sarebbe “Lo conosci, ma non lo sai”. Un indizio: è il personaggio principale del racconto Canto di Natale, scritto da Charles Dickens nel 1843. Altro indizio: è un vecchio finanziere taccagno, una sorta di Zio Paperone di altri tempi. Ultimo indizio: mai sentito parlare del fantasma del Natale passato, quello del Natale presente e uno del Natale futuro?
Ecco, tutti conoscono la storia, ma pochi ricordano il nome: Ebenezer.
“Bah! Sciocchezze!”
Se Ebenezer fosse stato un commerciante, a Natale come per tutto l’anno, avrebbe tenuto le vetrine vuote e spente. Niente luci in negozio: quattro candele e strizza gli occhi se ti interessa. Ragnatele e polvere in ogni dove, pochi prodotti a prezzi altissimi e un alberello striminzito e storto con una pallina sbiadita abbandonati sopra il bancone.
“Domani è Natale” avrebbe gracchiato al suo commesso, “ti lascio mezza giornata di libertà! E ricordati che se vuoi fare un regalo alla tua famiglia devi comprarlo qui!”
Chissà che prodotto avrebbe potuto vendere in quelle condizioni. I clienti li avrebbe trattati con deferenza, solo quelli più facoltosi tuttavia. Quindi mi sarei domandato: quale cliente facoltoso comprerebbe in un negozio così abbandonato a se stesso? Quale cliente comprerebbe in un negozio triste, anonimo, con personale avvilito e demotivato?
Già… Quale…
Non fare come Ebenezer
C’è stato Halloween pochi giorni fa e dirai: ma non stavamo parlando di Natale? Hai ragione, breve contaminazione, giusto perché magari non hai letto Dickens, ma avrai visto Nightmare Before Christmas, ideato da Tim Burton.
Ho letto il post di una mamma il giorno dopo, diceva che dopo un tentativo di portare bimbe e amichette in giro a fare dolcetto e scherzetto nei negozi della sua cittadina, trovandola impreparata e scontrosa con le bambine, ha organizzato una comitiva e si sono spostate tutte in un outlet a pochi chilometri, trovando dolciumi e accoglienza, sottolineando (con un po’ di cattiveria) di aver colto l’occasione per fare shopping con le altre mamme.
Letteralmente un incubo prima di Natale per i negozianti di quella cittadina. Ne è seguita polemica, che al momento non ci interessa. Più interessante è capire dove si trovino i punti di contatto tra domanda e offerta. Se la domanda chiede accoglienza, chiede partecipazione, chiede coinvolgimento, l’offerta non potrà essere gestita come quella di Ebenezer.
Lui però era così perché tirchio dentro, non perchè tar-tassato da “la crisi”, parola nota e ormai anche tra i commercianti in via di estinzione. Le sue conseguenze no, solo la parola.
Però.
Visto che questa è una sorta di novella, proviamo a immaginarci più liberi, come se le ansie e le preoccupazioni di fatturato e budget e costi non fossero così opprimenti, come se fossero una conseguenza più che una meta. Cosa faremmo?
Tra favola e realtà
Ci si presenterebbe il primo fantasma, quello del Natale passato e noi gli diremmo: “senti bello (neanche tanto bello, a leggere Dickens) abbiamo fatto quello che potevamo, mandami subito quello del Natale presente che gli dico un due paroline.
Arrivato il fantasma successivo, tendenzialmente più arrogante, lo stroncheremmo con frasi del tipo:
– ho creato una vetrina così carica, che da Harrods son venuti a fotografarla!
– ho una playlist di musiche Natalizie irlandesi e un profumo di cannella e arancio amaro quando entri, che ti sembrerà di essere nella casa dei Krank di Fuga dal Natale, quando viene finalmente addobbata da tutto il vicinato.
– ho predisposto luci e abbinamenti di colori, che Babbo Natale sta prendendo appunti.
– e tanto perché tu non mi interrompa, fantasma del Natale presente, sto creando un clima natalizio sui social, che la pubblicità del panettone in confronto sembra roba del Natale passato.
Testa bassa, ma sotto sotto soddisfatto, il Fantasma se ne andrebbe lasciando posto a quello del Natale futuro….
Il fantasma del tuo negozio futuro?
Alla domanda: come posso fare tutto questo e come posso immaginare un Natale migliore per il futuro?
Hai visto il film Matrix? No? Beh, nel secondo episodio lasciano tutto in sospeso, devi aspettare il terzo per capire la storia. Quindi…
Ci vediamo a Pordenone, per l’evento Natale nel Dettaglio il 13 novembre…
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Il marketing è come il commercio, è un mezzo e non un fine. Può essere oggi posto al servizio delle reali necessità emotive, relazionali e di evoluzione spirituale delle persone. Può dare alle persone ciò che realmente desiderano: un modo per migliorarsi.